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Cordoglio per la morte di Paolo Grossi, presidente emerito della Consulta

«Pochi studiosi sono stati maestri autentici come lo è stato Paolo Grossi: per i suoi scavi insuperati nelle radici e nel senso attuale del pluralismo giuridico al di là dello statualismo, per la scuola che ha creato attorno a sé, per gli studi che ha animato sulle sue riviste. E infine per il suo ruolo alla Corte costituzionale, dove ha insegnato a tutti noi la ricerca dell’equilibrio e quindi, ovunque possibile, della decisione consensuale; e dove, da Presidente, con la sua naturale e riconosciuta autorevolezza, ci ha presieduto davvero, anche nei momenti più difficili. Lo piangiamo oggi e continueremo a ricordarlo negli anni a venire». Sono state queste le parole del presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato alla notizia della scomparsa del presidente emerito della Consulta, professor Paolo Grossi.

Paolo Grossi è stato socio nazionale della Accademia dei Lincei e ha fatto parte di numerose Accademie nazionali ( fra cui l’Accademia dei Georgofili e La Colombaria) ed estere. Nel 2007 ha ricevuto il Fiorino d’oro dalla città di Firenze per il «mirabile contributo allo sviluppo del pensiero giuridico moderno». Nel 2009 è stato nominato dal presidente della Repubblica giudice della Corte Costituzionale, della quale dal 24 febbraio 2016 al 23 febbraio 2018 è stato presidente.

La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, riferendosi anche alla recente morte di Valerio Onida in una nota ha dichiarato: «Scompare un altro grande maestro, instancabile messaggero dei valori della Costituzione, che ha contribuito a diffondere nella società civile. Durante il suo servizio al palazzo della Consulta, Paolo Grossi ha avviato la stagione di apertura all’esterno della Corte con il “viaggio nelle scuole”. Attraverso i suoi libri e l’autorevolezza del suo insegnamento - aggiunge in una nota la Guardasigilli - Grossi ha favorito il superamento del formalismo giuridico, per una cultura del diritto quale espressione della storia e della vita di un popolo».

Paolo Grossi, storico del diritto italiano è stato per oltre quarant’anni professore all’Università di Firenze. E Giampiero Cassi, presidente dell’Ordine degli Avvocati fiorentini, Giampiero Cassi, esprimendo il cordoglio della avvocatura, ha sottolineato come Grossi sia stato «un punto di riferimento per tutti noi. Professionalità, competenza, passione per quello che faceva e una grande cultura del lavoro. Un esempio per tutti». E il sindaco Dario Nardella, su Twitter ha scritto: «Ho avuto l’onore di promuovere per lui la consegna del Fiorino d’oro e per questo lo ricorderò oggi con il Consiglio Comunale. Riposa in pace, Paolo».

Anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani ha ricordato Paolo Grossi: «Ogni studente di Giurisprudenza, a Firenze, sapeva che avrebbe avuto un privilegio, quello di incontrare un uomo di profonda dottrina e autorevolezza come Paolo Grossi. In questo momento davvero triste il mio primo pensiero va al lavoro che questo straordinario maestro ha svolto educando generazioni di giovani al valore e alla bellezza del diritto. La morte di Grossi è una perdita grave ma il suo magistero rimarrà una risorsa viva a disposizione delle istituzioni e di tutta la società italiana» .

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