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Avvocati e udienze ai Tar, intesa sulle regole

SI. MU.

La giustizia amministrativa continua a lavorare alle linee guida per il processo da remoto. E dopo un primo incontro al quale hanno partecipato Cnf, Ocf, Unione nazionale avvocati amministrativisti, Società italiana avvocati amministrativisti, Unione nazionale avvocati enti pubblici e avvocatura dello Stato, ieri è stata la volta di un nuovo incontro virtuale su Teams con il Presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi, per esaminare sia le nuove linee guida sia il protocollo generale che sarà sottoscritto tra tutti gli attori del processo.

«Auspicando che il Governo introduca le modifiche normative che abbiamo richiesto - ha spiegato al Dubbio Daniela Anselmi, vice presidente di Unaa -, si apprezza lo sforzo del Consiglio di Stato di elaborare insieme a noi delle best practices per dare attuazione alla norma che ha introdotto l’udienza da remoto e soprattutto per trovare delle soluzioni condivise atte a dare un'interpretazione ragionevole all’articolo 4, stanti le diverse criticità».

In particolare si è deciso di ricorrere a delle preliminari scritte anche per le udienze cautelari e di invitare chi non intenda discutere le cause di depositare delle note di udienza possibilmente il giorno prima dell’udienza per consentire a chi discuterà di poter leggere le difese avversarie. Se ciò non sarà possibile, il Presidente non disporrà automaticamente il rinvio, ma cercherà di posticipare la discussione la stessa mattina per consentire che l’udienza si tenga. «In sintesi - ha aggiunto Anselmi, che ha partecipato alla riunione assieme al collega Patrizio Leozappa - sono state condivise tutta una serie di misure per contemperare, da un lato, la facoltà delle parti di discutere la causa da remoto e dall’altra anche a chi non possa discuterle di poter depositare delle note difensive nel rispetto del principio della parità delle parti e del contraddittorio».

La discussione ha riguardato anche la Fase 3, ovvero il ritorno alle udienze in aula, le cui modalità verranno concordate attraverso un unico protocollo che verrà adattato nelle varie sedi Tar a seconda delle esigenze, ma con una base comune.

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