G7 dell’avvocatura Il diritto al centro del dialogo globale
GIULIA MERLO
Il diritto al centro del dialogo interculturale. Questo il tema del “side event”, organizzato dal Consiglio Nazionale Forense nel contesto della “Ex Nihilo - Zero Conference”, promossa dalla European Accademy of Religion a Bologna, dal 18 al 22 giugno. «L’avvocato può essere soggetto garante della pacifica convivenza per la nuova cittadinanza globale», ha spiegato il presidente del Cnf, Andrea Mascherin, che oggi rivolgerà il saluto di benvenuto davanti all’Aula Magna dell’università di Bologna.
Il primo dibattito, dal titolo “Educazione e cittadinanza globale”, vede la partecipazione della Ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli, la quale ha scelto di prendere parte in particolare a questo evento. Il convengo, infatti, si colloca tra le iniziative realizzate sotto gli auspici della Presidenza italiana del G7, come evento collaterale del G7 delle Scienze e del Lavoro.
Al seminario sul ruolo della legge nel dialogo interculturale e religioso, intervengono Mario Ricca, professione di diritto interculturale all’Università di Parma, Guido Alpa, professore di diritto civile a La Sapienza di Roma, Michal Rozbicki, direttore del centro di studi interculturali dell’Università di St. Louis, Peter Petkoff, direttore del programma di relazioni internazionali all Regent’s Park College e Antonino Colajanni, professore di antropologia sociale a La Sapienza di Roma.
Al panel che introduce la voce dell’avvocatura sul tema della centralità del diritto nel dialogo interculturale, coordinato dal professor Ricca, prenderanno la parola invece Raffaele Torino, professore di diritto internazionale all’Università di Roma Tre, Alessandro Bernardi, professore di diritto penale all’Università di Ferrara e Giacinto Bigoni, giudice di corte di Cassazione. Per concludere, il dibattito coordinato dal presidente dell’unione forense per la tutela dei diritti umani Anton Giulio Lana, affronterà il tema dell’educazione legale e la cittadinanza globale.
La giornata, dunque, sarà ricca di spunti e punta alla contaminazione di saperi, mettendo a confronto diverse professionalità e contestualizzando il diritto all’interno dei cambiamenti sociali e globali. Non solo, però: a Bologna verrà anche presentato Il progetto di alternanza scuola/ lavoro lanciato dal MIUR, al quale partecipa attivamente l’avvocatura italiana e che permetterà a un milione e mezzo di studenti italiani di formare le proprie competenze di “cittadinanza responsabile” grazie all’impegno degli avvocati nell’educazione alla legalità e alla difesa dei diritti umani, religiosi e di genere.
«Un impegno sociale che l’avvocatura intende svolgere fornendo consulenza preventiva per superare la visione nazionale e tradizionale del diritto e dell’assistenza legale - si legge nel comunicato del Consiglio Nazionale Forense - per favorire la diffusione di processi di integrazione interculturale sostenuti dal diritto e che riafferma con forza la centralità del diritto come strumento di costruzione di una cittadinanza attiva e di una coesistenza pacifica».
L’evento è significativo in particolare per la cornice scelta: un congresso internazionale al quale si sono dati appuntamento studiosi provenienti da Europa, Mediterraneo, Medio Oriente e Asia, a cui aderiscono alcune fra le più grandi società scientifiche del mondo: circa mille partecipanti accreditati per oltre 600 interventi, 7 sedi tra le più prestigiose del centro storico di Bologna, 133 panel e oltre 200 sessioni di lavoro, dispute, lezioni, in cui l’avvocatura italiana ha scelto di portare il proprio contributo di idee, cosciente del fatto che il suo ruolo sociale non può prescindere dai mutamenti culturali della società.
IL CNF ORGANIZZA “DIRITTO E CONVIVENZA INTERCULTURALE”.
UN EVENTO INTERNAZIONALE AL QUALE PARTECIPERANNO STUDIOSI DI TUTTO IL MONDO